Dopo il vertice convocato stamattina al ministero del Lavoro, sembrerebbe sbloccarsi la vertenza dei metalmeccanici. Sembrerebbe, perché per ora siamo solo a un botta e risposta d dichiarazioni tra sindacati e rappresentanza delle imprese. Ma con spiragli effettivi di apertura da entrambe le parti, che potrebbero preludere a una ripresa del confronto sul rinnovo contrattuale.
Ma andiamo con ordine.
Al termine dell’incontro organizzato stamattina dalla ministra Marina Calderone, i sindacati Fiom Fiom e Uilm hanno diffuso un comunicato molto duro: Federmeccanica e Assistal “respingono il dialogo” proposto dal ministro del Lavoro, si legge in una nota unitaria.
“Calderone- prosegue la nota- ha dichiarato la disponibilità del ministero, su iniziativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a sostenere la vertenza contrattuale mettendo a disposizione le competenze del dicastero. Le associazioni datoriali hanno ribadito la loro indisponibilità a discutere del rinnovo del contratto, dei minimi tabellare, in termini di definizione del loro valore e di soluzioni che si collochino fuori dalla previsione IPCA Nei. Le associazioni datoriali hanno riconfermato le loro precondizioni senza fornire elementi di novità utili per la ripresa del negoziato”.
Fim, Fiom e Uilm hanno ribadito “la grave anomalia di questa vertenza che non ha mai avuto un confronto vero e concreto sul quale incardinare il negoziato. Partire da condizioni che non considerino il sistema di regole condivise nel rinnovo del 2021, risulta molto difficile possa rappresentare un punto di partenza per il negoziato”. In questi mesi, ricordano, le segreterie nazionali di Fim Fiom Uilm hanno più volte sottolineato la volontà a discutere senza pregiudiziali, partendo dai contenuti della piattaforma presentata.
“Consapevoli che le richieste presentate sono in piena continuità con il contratto del 2021 – affermano i sindacati dei meccanici – e con la sfida di rendere il nostro contratto uno strumento migliore per affrontare le transizioni del settore”. Fim, Fiom e Uilm hanno ricordato il valore e l’importanza dei recenti rinnovi in cui sono state individuate le mediazioni e fissati i valori dei minimi tabellari.
Infine, i sindacati hanno ribadito “la priorità di riaprire il negoziato senza posizioni pregiudiziali lasciando al tavolo la capacità di trovare tutte le mediazioni” e in vista dell’incontro tra Cgil, Cisl, Uil e Confindustria per il prossimo 26 giugno porteranno “le difficoltà registrate nel confronto per il rinnovo del contratto”. Al termine del confronto, rileva la nota, la titolare del Lavoro ha riconosciuto il grande valore del contratto metalmeccanico, sottolineando la qualità degli istituti sui quali ha invitato le parti ad una riapertura del confronto, e tuttavia “la riunione – concludono i sindacati – non ha condotto all’individuazione di una data condivisa in cui aggiornare il confronto a causa dell’indisponibilità di Federmeccanica e Assistal”.
A quel punto, un’ulteriore nota unitaria di Fim, Fiom e Uilm afferma che i sindacati prendono “atto della rettifica fatta da Federmeccanica/Assistal a incontro ormai concluso, dopo che al tavolo ufficiale erano state dichiarate l’indisponibilità a riprendere la trattativa. Ribadiamo la nostra volontà a confrontarci senza pregiudiziali, a partire dai contenuti della piattaforma presentata, lasciando al tavolo il compito di individuare le soluzioni contrattuali. Restiamo quindi in attesa di una concreta comunicazione di riapertura del negoziato”.
E arriva anche il commento della ministra stessa, che sottolinea come il suo intervento sia ”nell’interesse del paese”: “ho voluto dare un grande segnale di attenzione a un comparto strategico, quello della meccanica, convocando il tavolo odierno. Fermo restando la sovranità delle parti sociali nelle differenti fasi della contrattazione, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha inteso agevolare il dialogo, nell’interesse esclusivo del Paese. Restiamo accanto alle parti sociali e siamo disponibili a favorire ulteriori momenti di confronto, scevro da pregiudiziali, come auspicato da sindacati, Federmeccanica e Assistal”.
A questo punto si attende solo la data per un eventuale ripresa del confronto, bloccato dal novembre 2024. Nel frattempo, c’e’ anche da ricordare che il 10 luglio si insedierà il nuovo presidente di Federmeccanica.