a cura di Massimo Mascini
E’ stato pubblicato in questi giorni L’Annuario del lavoro 2012, un volume di 313 pagine che racconta, analizza e commenta quanto è accaduto nel corso di quest’anno nel campo del lavoro.
2012, un altro anno terribile. La crisi finanziaria è diventata crisi della produzione e ci ha portato in recessione. L’occupazione è scesa a livelli da capogiro, e intanto ha rialzato la testa l’inflazione. Il governo Monti si è impegnato per combattere questa situazione e ha ottenuto i primi risultati risanando i conti pubblici. Il prezzo pagato è stato però altissimo. Gli italiani si sono impoveriti, hanno ridotto perfino i consumi alimentari. E ha cominciato a cedere la coesione sociale.
In questa situazione si è indebolito il ruolo delle parti sociali. Ha perso di smalto la contrattazione, è caduta la presenza di sindacati e imprenditori. Per responsabilità del governo che ha cassato la concertazione, ma anche per colpa delle parti sociali, perché nei momenti di necessità, quando era necessario intervenire con proposte e indicazioni precise, si sono perse, vittime delle loro divisioni, incapaci di compiere scelte.
Il volume ha un prezzo di copertina di 70,00 euro ma viene venduto direttamente dall’editore al prezzo di 50,00 euro. Si può acquistare rivolgendosi alla casa editrice con una mail all’indirizzo segreteria@ildiariodellavoro.it o telefonando ai numeri 06 8412083 oppure 06 8540035.