Con una lettera inviata a tutte le associazioni datoriali e per conoscenza anche al presidente del consiglio Conte, i leader sindacati Landini, Furlan e Barbagallo chiedono che, per garantire la sicurezza dei lavoratori, si ricorra a una riduzione, fino alla sospensione, delle attività lavorative manifatturiere e dei servizi.
Ecco, di seguito, il testo:
Cari presidenti,
La drammaticità della situazione e le misure urgenti, varate ieri dal Governo, per contenere la diffusione del virus COVID-19 sull’intero territorio nazionale, ci impongono di affrontare insieme una nuova situazione e valutare iniziative immediate a salvaguardia della salute delle lavoratrici e dei lavoratori, in tutti i luoghi di lavoro e nel Paese. A oggi registriamo in molti luoghi di lavoro l’estrema difficoltà di rispettare le disposizioni previste dei diversi DCPM per il contenimento dell’infezione da coronavirus.
Fermo restando la diversità delle situazioni nelle singole Regioni e la necessità di garantire i servizi essenziali e le attività che si ritengono indifferibili, pensiamo sia il momento di concordare, ove ritenuto necessario, una riduzione modulata (dal rallentamento fino alla sospensione momentanea) della attività lavorativa manifatturiera e dei servizi, utilizzando al tal fine gli ammortizzatori sociali legislativamente disponibili o che saranno resi disponibili dai provvedimenti che sono in discussione e, ove se ne conviene, gli strumenti previsti dai CCNL.
Lavorare in sicurezza e tutelare la salute nei luoghi di lavoro per sconfiggere il Virus sono la condizione necessaria per rilanciare, il più presto possibile, la nostra economia e difendere l’occupazione.
Da qui al 3 aprile (data in cui scadono i decreti del Governo) ed in ogni caso fino al contenimento definitivo del Virus servono un coordinamento ed una azione comune.
Ci rivolgiamo a voi affinché sia possibile mandare messaggi comuni e chiari alle lavoratrici e ai lavoratori ed ai datori di lavoro. L’obiettivo, attraverso un coinvolgimento delle strutture locali datoriali sindacali e le Istituzioni regionali, è di negoziare intese specifiche capaci a livello territoriale e nei luoghi di lavoro, di gestire la situazione difficile ed inedita che ci troviamo a dover affrontare.
Vi proponiamo, infine, di rivolgerci comunemente al Presidente del Consiglio, che ci legge per conoscenza, affinché nel prossimo decreto siano prese adeguate decisioni sul sistema degli ammortizzatori sociali e tutti gli interventi di sostegno al lavoro, alle famiglie e alle imprese.
Maurizio Landini
Anna Maria Furlan
Carmelo Barbagallo