”Piccoli passi vero l’equità ma è ancora troppo poco. Primi risultati frutto di una mobilitazione che proseguirà anche nei prossimi giorni lungo le tappe dell’iter di approvazione della manovra”. Così la Cgil commenta le modifiche ai provvedimenti su pensioni e dintorni, annunciando, in contemporanea, le nuove tappe della mobilitazione avviata il 12 dicembre con il presidio unitario davanti a Montecitorio. L’obiettivo resta quello di ”cambiare la manovra per renderla più giusta e più equa”.
Da stamattina, quindi, è iniziata la due giorni di sciopero per i lavoratori dei trasporti. Una protesta che interesserà il trasporto pubblico locale e ferroviario, proclamata unitariamente, per rivendicare “il ripristino dei finanziamenti al servizio pubblico locale ed al servizio ferroviario universale e per il nuovo contratto della Mobilità”. Lo sciopero interessa anche il personale di bus, metro e tram dei servizi urbani con modalità diverse da città a città. Domani, venerdi, toccherà invece ai lavoratori del settore del credito. Anche qui unitariamente perché, osserva Corso Italia, le modifiche alla manovra introducono solo “un embrione di equità ma confermano in pieno le ragioni della protesta.”
La prossima settimana, si prosegue, lunedì 19 dicembre, con lo sciopero dei lavoratori del pubblico impiego e della scuola. Per i lavoratori pubblici lo sciopero durerà l’intera giornata, così come per i lavoratori dell’università, della ricerca e Afam per l’intera giornata. La scuola, invece, si limiterà a un’ora. Sempre lunedì inoltre è in programma lo sciopero unitario dei lavoratori delle Poste italiane per le ultime tre ore di turno, la stessa modalità e lo stesso giorno per i lavoratori dell’energia (elettrici, petrolio, gas-acqua).
Parallelamente continuano i presidi unitari di Cgil, Cisl e Uil davanti al Parlamento. Appuntamento in piazza Montecitorio domani pomeriggio e anche sabato mattina. Si riparte poi lunedì della prossima settimana, tutti i giorni, per arrivare a sabato 24 dicembre. Anche alla vigilia le tre confederazioni si sono date appuntamento davanti alla Camera. La mattina di sabato infatti, a partire dalle 10, i leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, saranno in piazza per dimostrare come questo Natale ci sia ben poco da festeggiare per gran parte degli italiani.