“In merito alla recente approvazione dell’emendamento sulle molestie nei luoghi di lavoro da parte della Commissione Bilancio della Camera esprimiamo, come Cisl, apprezzamento per l’interesse mostrato nei confronti di un fenomeno attualmente alla ribalta nelle cronache ma che rimane ancora ampiamente sottaciuto e quindi sconosciuto”. Lo dichiara in una nota il Segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini, Responsabile del Dipartimento Salute e Sicurezza sui luoghi di lavoro. “Secondo l’Istat, infatti- sottolinea Colombini- 9 donne su 100 in Italia sono state vittime di molestie nell’arco della loro vita lavorativa, di cui solo il 20% ne ha parlato con qualcuno e solo lo 0,7% ha presentato denuncia. Vogliamo richiamare però l’attenzione dei parlamentari sul fatto che esistono in merito già percorsi delineati e condivisi dalle parti sociali, in attuazione dell’Accordo Quadro del dialogo sociale europeo sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro, recepito nel 2016, non espressamente citato e valorizzato nel testo dell’emendamento anche se ne abbiamo trovato alcuni stralci che confermano come la contrattazione collettiva resta uno strumento fondamentale nella regolamentazione dei rapporti all’interno dei contesti lavorativi e nella costruzione ‘di un ambiente di lavoro in cui sia rispettata la dignità di ognuno e siano favorite le relazioni interpersonali basate sui principi di eguaglianza e reciproca correttezza’”.
“Auspichiamo, pertanto – conclude Colombini- che nella fase di applicazione dei principi enunciati si dia più spazio al sindacato che con la sua esperienza può fornire un contributo in merito non residuale. La Cisl, insieme al suo Coordinamento nazionale donne, si dichiara disponibile sin da subito a lavorare in questa direzione”.