La nascita di Confindustria Balcani e ‘l’accreditamento istituzionale’ che ha ricevuto il progetto federativo ‘non ha precedenti e delinea la nuova strada per una visione transnazionale, più moderna, più ampia e strutturata, che possa far cogliere alle imprese associate a Confindustria l’opportunità di un’internazionalizzazione produttiva e virtuosa’. Così il presidente di Confindustria Balcani, Mauro Maria Angelini, definisce il progetto che ha vissuto un momento molto rilevante alla riunione dello scorso 19 ottobre a Bucarest a cui ha preso parte il numero uno degli industriali Vincenzo Boccia .
‘Il progetto di internazionalizzazione del Sistema Confindustria all’estero prende vita nel 2001, in Romania, e raggiunge una sua connotazione più estesa nel 2010 con la nascita di Confindustria Balcani dove alla Romania si sono aggiunte la Bulgaria, la Serbia e il Montenegro, Bosnia e Albania e altri Paesi che sono ancora in fase di adesione – ha spiegato Angelini – In virtù delle nuove linee guida sull’Internazionalizzazione definite dal recente insediamento della Presidenza Boccia, Confindustria ha costituito oltre alla specifica delega sull’Internazionalizzazione, in capo alla Vice Presidente Licia Mattoli, addirittura un Gruppo Tecnico Internazionalizzazione Associativa, composto da 20 esperti e presieduto da Edoardo Garrone, come concreta risposta operativa alle esigenze di internazionalizzazione delle aziende associate e dell’intero sistema confindustria.”
Confindustria Balcani sarà oggetto a breve di un rebranding in funzione del suo allargamento ad altri Stati fuori dall’area dei Balcani. L’obiettivo di Confindustria Balcani, a breve/medio termine, sarà quello di sottolineare il ruolo economico che l’Italia può ricoprire in quest’area “in cui il nostro Paese – sottolinea Angelini – gioca un ruolo di primissima rilevanza sia politica sia commerciale.”