Per affrontare le conseguenze economiche dell’emergenza coronavirus servono “azioni straordinarie” come il ricorso a “uno strumento di debito comune”, i cosiddetti Covidbond. E’ quanto si legge nell’appello promosso dal premier Giuseppe Conte e firmato da altri 8 leader europei, indirizzato al presidente del Consiglio d’Europa Charles Michel.
“Le misure straordinarie che stiamo adottando per contenere il virus hanno ricadute negative sulle nostre economie nel breve termine. Abbiamo pertanto bisogno di intraprendere azioni straordinarie che limitino i danni economici e ci preparino a compiere i passi successivi. Questa crisi globale richiede una risposta coordinata a livello europeo – evidenziano -. La Bce ha annunciato lo scorso giovedì 19 marzo una serie di misure senza precedenti che, unitamente alle decisioni prese la settimana prima, sosterranno l`Euro e argineranno le tensioni finanziarie”.
Dopo che la Commissione europea ha annunciato “un`ampia serie di azioni per assicurare che le misure fiscali che gli Stati membri devono adottare non siano ostacolate dalle regole del Patto di Stabilità e Crescita e dalla normativa sugli aiuti di Stato”, gli “Stati membri dovranno fare la loro parte e garantire che il minor numero possibile di persone perda il proprio lavoro a causa della temporanea chiusura di interi settori dell`economia, che il minor numero di imprese fallisca, che la liquidità continui a giungere all`economia e che le banche continuino a concedere prestiti nonostante i ritardi nei pagamenti e l`aumento della rischiosità”.
Tutto questo però “richiede risorse senza precedenti e un approccio regolamentare che protegga il lavoro e la stabilità finanziaria” e quindi gli strumenti di politica monetaria della Bce “dovranno essere affiancati da decisioni di politica fiscale di analoga audacia”.
“Per rafforzare le nostre economie oggi, al fine di metterle nelle migliori condizioni per una rapida ripartenza domani” occorre attivare “tutti i comuni strumenti fiscali a sostegno degli sforzi nazionali e a garanzia della solidarietà finanziaria, specialmente nell`Eurozona”.
Dunque “dobbiamo lavorare su uno strumento di debito comune emesso da una Istituzione dell`Ue per raccogliere risorse sul mercato sulle stesse basi e a beneficio di tutti gli Stati Membri, garantendo in questo modo il finanziamento stabile e a lungo termine delle politiche utili a contrastare i danni causati da questa pandemia”. Si tratta dei cosiddetti ‘Covidbond’ che dovranno “essere di dimensioni sufficienti e a lunga scadenza, per essere pienamente efficace e per evitare rischi di rifinanziamento ora come nel futuro”. “I fondi raccolti – precisano i leader – saranno destinati a finanziare, in tutti gli Stati Membri, i necessari investimenti nei sistemi sanitari e le politiche temporanee volte a proteggere le nostre economie e il nostro modello sociale”.
“Con lo stesso spirito di efficienza e solidarietà – conclude l’appello – potremo esplorare altri strumenti all`interno del bilancio Ue, come un fondo specifico per spese legate alla lotta al Coronavirus, almeno per gli anni 2020 e 2021, al di là di quelli già annunciati dalla Commissione”.
E.G.