La partita sulla francese Alstom è entrata nelle fasi conclusive, con il top manager di uno dei due contendenti in campo, Jeffrey Immelt di General Electric che oggi è nuovamente atteso a Parigi per colloqui con governo e sindacati. Secondo il Financial Times l’esecutivo transalpino avrebbe deciso di pretendere di farsi riservare una quota di minoranza nel capitale, in cambio della sua eventuale preferenza a fronte dell’offerta rivale della tedesca Siemens assieme al gruppo giapponese Mitsubishi Heavy Industries.
In ogni caso Ge potrebbe essere chiamata ad un rilancio dell’ultimo minuto in questi giorni, rispetto alla sua ultima proposta che ammontava a 12,35 miliardi di euro per le attività sull’energia di Alstom, da cui il gruppo francese ricava circa il 70 per cento del suo fatturato.
La questione delle cifre in campo è complicata dalla diversa articolazione delle operazioni prospettate. Siemens punta quasi solo alle attività sulle turbine a gas, per cui sarebbe pronta a sborsare 3,9 miliardi di euro, mentre Mitsubishi vuole allestire tre imprese comuni, o joint-venture, sulle turbine a vapore per le centrali nucleari. Inoltre la società nipponica vorrebbe ottenere un 10 per cento del capitale della quota del 29,3 per cento detenuta dal conglomerato Bouygues.