Fim, Fiom, Uilm e Usb esprimono” forti perplessità per le tanti incognite che continuano ad emergere rispetto alla questione ambientale, al futuro assetto societario di ArcelorMittal e al piano industriale e occupazionale.
Infatti, è del tutto imbarazzante il silenzio del Governo che in questi mesi ha evitato qualsiasi tipo di confronto sul futuro ambientale, occupazionale e industriale di Taranto”.
La vertenza Ex Ilva “continua ad avere continui stop and go ed è indubbiamente una conseguenza dovuta all’assenza di chiarezza e trasparenza, da parte del Governo, che ha prodotto una stallo che dura ormai da troppi anni”, denunciano i sindacati.
Le organizzazioni sindacali “hanno in più occasioni denunciato l’assenza di programmazione di interventi manutentivi sugli impianti e ritardi in merito all’applicazione delle prescrizioni previste dall’Aia che necessitano di un approfondimento anche con Invitalia, futuro azionista al 50% di ArcelorMittal.
Riteniamo inammissibile continuare a rincorrere notizie e soprattutto continuare a far vivere una fase di incertezza a migliaia di lavoratori e alla città di Taranto che attende, ormai da troppo tempo, la fine dei lavori previsti per il risanamento ambientale”, concludono i sindacati.
TN