“Quello che sta avvenendo è stato un fulmine a ciel sereno che ha posto i lavoratori e le Rsu in uno stato di preoccupazione e nervosismo. Quello che ci inquieta maggiormente è che il possibile scontro societario riporti nel passato l’azienda”. Così Mauro Franzolini, segretario nazionale della Feneal-Uil, in merito a quello che sta accadendo nel gruppo Ferretti, leader nella cantieristica navale con oltre 2mila addetti e realtà quotata in borsa a Milano e Hong Kong.
Il fatto riguarda la possibilità che l’attuale azionista di maggioranza, il gruppo Weichai, azienda di proprietà statale cinese con sede a Weifang nella regione dello Shandong, specializzata in ricerca e sviluppo, produzione e vendita di motori diesel, voglia cedere il proprio pacchetto di azioni, tutto o in parte, a un nuovo acquirente. Uno scenario che i sindacati di categoria, come hanno precisato unitariamente in un comunicato, hanno appreso da organi di stampa. A questo si aggiunge la notizia che, a seguito delle dimissioni del presidente Tan Xuguang per ragioni anagrafiche, il cda del gruppo Ferretti ha cooptato nel board Jiang Kui, amministratore non esecutivo e non indipendente, nominandolo presidente.
“Con Ferretti – spiega Franzolini – abbiamo ottime relazioni industriali. Abbiamo raggiunto importanti accordi per quanto riguarda la riduzione dell’orario di lavoro e il premio di risultato, che quest’anno è arrivato a 3.600 euro, cifra sicuramente importante. E su queste basi ci apprestavamo a intavolare la discussione per il rinnovo del contratto di secondo livello attraverso la presentazione della piattaforma. Ovviamente l’eventualità che Weichai voglia vendere le proprie azioni o che ci siano attriti tra il socio di maggioranza cinese e gli investitori italiani può bloccare questo percorso”.
“Il nostro timore più grande – conclude Franzolini – è che il percorso virtuoso intrapreso dall’azienda, che ha visto un aumento delle commesse e del perimetro occupazionale, si blocchi, ritornando alla scarsità di risorse del passato. Per questo abbiamo chiesto un incontro urgente con il gruppo”.
Tommaso Nutarelli