Una “negazione della democrazia” e “un insulto al popolo”. Rispondendo all’appello del movimento “Nuit debout” migliaia di persone sono scese nelle piazze delle città francesi ieri sera per protestare contro il governo, che ieri ha deciso di evitare il passaggio parlamentare per l’approvazione della riforma del lavoro. le manifestazioni in varie città sono degenerate in scontri con la polizia, che hanno provocato diversi feriti.
Ieri il premier Manuel Valls ha annunciato il ricorso all’articolo 49.3 della Costituzione francese, che consente all’esecutivo di aggirare il voto dell’Assemblea nazionale, dove una consistente pattuglia di deputati del partito socialista al governo era pronta a votare contro il contestato jobs act alla francese.
A Parigi varie centinaia di persone hanno manifestato davanti all’edificio dell’Assemblea e bloccato la circolazione sul ponte della Concorde, di fronte a un imponente schieramento di polizia.
Tra le mille e le duemila persone sono scese in piazza a Tolosa, dove ci sono stati scontri con la polizia, con lanci di pietre a cui gli agenti hanno risposto con i lacrimogeni: feriti alla testa due manifestanti, mentre la polizia ha dovuto smentire di aver usato i manganelli. E ancora in centinaia hanno manifestato a Lione, Lilla, Marsiglia, Strasburgo e Tours, dove la circolazione di bus e tram è stata bloccata per un’ora e mezza.