“Senza crescita non c’è lavoro. Di questo la politica parla poco e niente. La legge finanziaria deve puntare in primo luogo su questo aspetto e noi incalzeremo il Governo , nelle prossime settimane, con le nostre iniziative e le nostre proposte”. Così la leader della Cisl, Annamaria Furlan, in occasione della festa per 35 anni del “Romitorio”, la scuola di formazione dei metalmeccanici della Fim.
“Tre sono i fattori su cui bisogna puntare per stimolare la crescita – ha detto – maggiori investimenti in infrastrutture, innovazione, ricerca; una politica fiscale che distribuisca in maniera più equa la ricchezza; una distribuzione della conoscenza perché la competitività del paese dipenderà da un grande investimento in formazione e competenza. Dobbiamo ripartire da questi valori”.
Il “Romitorio” in questi 35 anni ha visto passare tutti i dirigenti della Fim Cisl impegnati ciascuno in un corso di formazione della durata di un anno. Tanti gli studiosi, intellettuali, ricercatori, che hanno offerto contributi alla scuola Fim ci sono Federico Caffè e Fausto Vicarelli, Beniamino Placido, Goffredo Fofi, Ermanno Rea, Vittorio Foa e Angelo Righetti. Il segretario generale della Fim, Marco Bentivogli, ha ricordato come la categoria da sempre abbia investito nella formazione dei quadri dirigenti convinta che ciò rappresenta una ricchezza per il Paese e non solo per il sindacato: “Specie in questo momento di orizzonti corti ripartire dalla formazione di quadri e persone è un elemento strategico e fondamentale per la tenuta della nostra democrazia”.
Annalisa Buccellato