Sebbene la spesa del settore sanitario nel nostro Paese sia in ripresa dopo la crisi economica del 2008, ad oggi il dato risulta ancora inferiore del 10% rispetto alla media Ue (2.502 rispetto a 2.797 della media europea). Una somma che equivale al 9.1% del Pil nazionale, anch’esso sotto la media europea (9.9%). È quanto emerge da uno studio presentato stamane nel corso dei lavori del summit dell’Oms Europa aperto a Roma alla presenza del premier Giuseppe Conte e del ministro della Salute, Giulia Grillo.
Dallo studio emerge che il nostro sistema sanitario è “accessibile ma non omogeneo” perché varia “a seconda delle regioni e a seconda del livello del reddito. Nonostante vi sia un accesso universale – si sottolinea – una parte della popolazione ha esigenze sanitarie che non ricevono assistenza”.
Inoltre, il nostro Servizio sanitario nazionale fa poi registrare una percentuale elevata di medici rispetto al numero di abitanti, ma pochi infermieri rispetto al numero dei medici. La percentuale di medici, infatti, risulta essere di 3.8 ogni mille abitanti (la media Ue è, invece di 3.6), mentre il numero di infermieri rimane basso: 6.1 ogni mille abitanti (8.4 è la media Ue). “Di conseguenza – afferma ancora lo studio – il tasso di infermieri per medici è tra i più bassi in Europa”.
Il rapporto con i medici invece di essere di uno a tre come indicato a livello internazionale, crolla a volte fino a sfiorare la parità, non garantendo un adeguato impegno assistenziale: in questo senso ne mancano oltre 53mila. A ribadirlo è anche la Federazione nazionale ordini professioni infermieristiche che ha chiesto un incontro urgente con il ministro della Salute Giulia Grillo e con le Regioni.
Dal punto di vista italiano il rapporto medici infermieri è costante nel tempo, ma perché segue le carenze progressive delle due professioni. Il rapporto infermieri medici in ospedale è passato ad esempio da 2,48 del 2010 a 2,52 del 2016.
Circa il 40% degli infermieri occupati nel Ssn, poi, svolge straordinario. Si tratta quindi su circa 270mila dipendenti di 108mila unità di personale.