Secondo quanto emerso dai dati dell’osservatorio Inps sul precariato, nei primi 10 mesi dell’anno si rafforza il saldo positivo tra assunzioni e cessazioni nel settore privato. Tra gennaio e ottobrei nuovi posti di lavoro ammontano a 729.000, un livello superiore a quello del corrispondente periodo sia del 2016 (+496.000) che del 2015 (+626.000).
Calcolando il saldo annualizzato, la differenza tra assunzioni e cessazioni realizzate negli ultimi dodici mesi, si ottiene la misura della variazione tendenziale delle posizioni di lavoro: a fine ottobre questa risultava pari a +559.000, in lieve incremento rispetto a quella rilevata a settembre (+538.000).
Questo risultato – l’osservatorio Inps – è la somma algebrica di: -2.000 per i contratti a tempo indeterminato, +61.000 per i contratti di apprendistato, +16.000 per i contratti stagionali e, soprattutto, +484.000 per i contratti a tempo determinato.
Nel corso del 2017 è aumentato il turnover dei posti di lavoro grazie soprattutto alla forte crescita delle assunzioni (tra gennaio e ottobre 2017 in aumento del 20,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Sono aumentate anche le cessazioni (+17,5%) ma ad un ritmo inferiore.
Alla crescita delle assunzioni il maggior contributo è stato dato dai contratti a tempo determinato (+28%) e dall’apprendistato (+26,3%); sono invece diminuite le assunzioni a tempo indeterminato (-3,7%), contrazione interamente imputabile alle assunzioni a part time.
Tra le assunzioni a tempo determinato appare significativo l’incremento dei contratti di somministrazione (+21,7%) e ancora di più dei contratti di lavoro a chiamata che, con riferimento sempre all’arco temporale gennaio-ottobre, sono passati da 160.000 (2016) a 363.000 (2017), con un incremento del 126,4%.
Questo significativo aumento – come, in parte, anche quello dei contratti di somministrazione e dei contratti a tempo determinato – può essere posto in relazione alla necessità per le imprese di ricorrere a strumenti contrattuali sostitutivi dei voucher, cancellati dal legislatore a partire dalla metà dello scorso mese di marzo e sostituiti, da luglio e solo per le imprese con meno di 6 dipendenti, dai nuovi contratti di prestazione occasionale.
Aumentano di quasi il 10% a ottobre le domande di disoccupazione. In dettaglio sono state presentate 8 domande di ASpI, 1 domande di mini ASpI e 282.861 domande di NASpI. Nello stesso mese sono state inoltrate 1.190 domande di disoccupazione e 90domande dimobilità, per un totale di 284.150 domande, il 9,6% in più rispetto al mese di ottobre 2016 (259.209 domande).
Ancora in calo il ricorso alla cassa integrazione. L’Inps rende noto che a novembre il numero di ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate è stato pari a 28,4milioni, in diminuzione del 25,1% rispetto allo stesso mese del 2016 (38 milioni).
Nei primi 11 mesi le ore autorizzate ammontano a 331,2 milioni, il livello più basso dal 2008 quando furono 228 milioni.
E.M.