Secondo quanto reso noto dall’Istat, a settembre 2017, rispetto al mese precedente, le esportazioni extra Ue sono in aumento del 2%, mentre le importazioni registrano una flessione del 3,4%..
L’incremento congiunturale delle vendite verso i paesi extra Ue è esteso a quasi tutti i raggruppamenti principali di industrie. L’energia (+12,7%) e i beni strumentali (+5,6%) registrano incrementi particolarmente intensi. Flettono i beni intermedi (-4,3%) e i beni di consumo durevoli (-3,2%).
Dal lato dell’import, la flessione congiunturale è estesa a tutti i raggruppamenti principali di industrie, a eccezione dei beni di consumo non durevoli (+0,5%). I beni di consumo durevoli (-8,6%) e i beni strumentali (-6,3%) registrano un calo più marcato della media.
Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue, risulta positiva (+1,2%) ed estesa a tutti i raggruppamenti principali di industrie.
Nello stesso periodo, le importazioni sono invece in netto calo (-3,4%), particolarmente ampio per i beni strumentali (-11,7%) e i beni di consumo durevoli (-6,8%). Contrastano la tendenza decrescente i beni intermedi (+2,1%) che registrano un aumento rispetto al trimestre precedente.
A settembre 2017, le esportazioni sono in forte aumento su base annua (+8,1%, che passa a +10,0% eliminando l’effetto prodotto dal diverso numero di giorni lavorativi). La crescita è marcata per l’energia (+46,4%) e per i beni strumentali (+10,1%); di intensità minore per i beni di consumo non durevoli (+8,0%) e i beni di consumo durevoli (+5,3%).
Anche le importazioni sono in espansione (+4,7%, che aumenta a +6,5% eliminando l’effetto prodotto dal diverso numero di giorni lavorativi) coinvolgendo tutti i comparti a eccezione dei beni strumentali (-9%) e dei beni di consumo non durevoli (-0,2%).
E.M.




























