Nel 2013 la spesa complessiva per prestazioni pensionistiche è aumentata dello 0,7% rispetto all’anno precedente a 272.7461 milioni di euro. Mentre l’incidenza sul Pil della spesa è cresciuta di 0,22 punti percentuali (dal 16,63% del 2012 al 16,85% del 2013). Lo rende noto l’Istat.
Le pensioni di vecchiaia assorbono oltre i due terzi (il 71,8%) della spesa pensionistica totale; seguono quelle ai superstiti (14,8%) e le pensioni assistenziali (7,9%) mentre è molto più contenuto il peso delle pensioni di invalidità (3,8%) e delle indennitarie (1,7%).
I pensionati sono 16,4 milioni, circa 200 mila in meno rispetto al 2012. Il 41,3% dei pensionati italiani percepisce un reddito da pensione inferiore a 1.000 euro al mese.
Il 39,4% dei pensionati percepisce tra 1.000 e 2.000 euro al mese, il 13,7% riceve tra 2000 e 3000 euro mentre la quota di chi supera i 3.000 euro mensili è pari al 5,6% (4,3% tra 3.000 e 5.000 euro e 1,3% oltre 5.000 euro).
L’importo medio annuo delle pensioni è pari a 11.695 euro, 213 euro in più rispetto al 2012 (+1,9%). Ma i 16,4 milioni di pensionati percepiscono in media 16.638 euro l’anno (323 euro in più del 2012) tenuto conto che, in alcuni casi, uno stesso pensionato può contare anche su più di una pensione.
Infatti se i due terzi dei pensionati (67,1%) sono titolari di una sola pensione, un quarto (25,1%) ne percepisce due, mentre il 7,8% è titolare di almeno tre pensioni.