Secondo i dati provvisori diffusi dall’Istat, a giugno 2018 torna ad aumentare la disoccupazione, con il tasso di disoccupazione sale al 10,9%, in aumento di 0,2 punti percentuali rispetto a maggio. Le persone in cerca di occupazione sono aumentate del 2,1% (ovvero +60mila), mentre il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 32,6% (+0,5 punti). La crescita della disoccupazione riguarda entrambi i generi e tutte le classi di età.
Sempre nel periodo dato prosegue il calo degli inattivi tra i 15 e i 64 anni, con un -0,2% pari a -27 mila persone. La flessione riguarda soprattutto le donne (-23mila) e si distribuisce tra i 15-49enni. Il tasso di inattività cala al 33,9% (-0,1 punti percentuali).
Dopo tre mesi di crescita sostenuta, cala anche l’occupazione. A giugno, infatti, il numero degli occupati segna una diminuzione dello 0,2% rispetto a maggio, pari a -49mila persone. Il tasso di occupazione scende al 58,7%, con una flessione di 0,1 punti percentuali.
“La diminuzione congiunturale dell’occupazione – spiega l’istituto di statistica – coinvolge soprattutto gli uomini (-42mila) e le persone di 35 anni o più (-56mila). Nell’ultimo mese crescono i dipendenti a termine (+16mila) mentre il calo si concentra tra i permanenti (-56mila) e in misura più contenuta tra gli indipendenti (-9mila)”.
Nonostante la flessione di giugno, nel periodo aprile-giugno c’è stata “una consistente crescita degli occupati: +0,8% rispetto al trimestre precedente, pari a +196mila. L’aumento interessa entrambe le componenti di genere, coinvolge le persone di 25 anni o più e tra queste principalmente gli ultracinquantenni (+140mila)”.
Nel secondo trimestre del 2018 “crescono i lavoratori a termine (+123mila) e gli indipendenti (+75mila) mentre restano sostanzialmente stabili i dipendenti permanenti”. Alla crescita degli occupati “si accompagna il calo dei disoccupati (-0,7%) e quello più forte degli inattivi (-1,2%)”.
Nel confronto annuo, aggiunge l’istituto di statistica, a giugno “si conferma la crescita occupazionale (+1,4%). L’espansione interessa uomini e donne e si concentra tra i lavoratori a termine (+394mila). In lieve ripresa anche gli indipendenti (+19mila), mentre calano i dipendenti permanenti (-83mila).
Crescono soprattutto gli occupati ultracinquantenni (+355mila) e i 15-34enni (+119mila) mentre calano gli occupati tra i 35 e i 49 anni (-145mila)”.
Aumentano ancora i contratti a termine, segnando a giugno un nuovo record. Il mese scorso, secondo l’Istat, è proseguita “la crescita dei lavoratori con contratto a termine” con un +0,5% (pari a +16mila occupati), toccando il massimo storico di 3,105 milioni di persone.