“C’è un esecutivo che non si confronta con noi e viola la Costituzione”, “flat tax e voucher violano la Carta fondamentale”, “il mondo del lavoro ci chiede di non fermarci, noi siamo pronti a tutto”. Il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, è pronto a dare battaglia al governo Meloni e nel giorno prima della seconda tappa della mobilitazione unitaria indetta insieme a Cisl e Uil, che si terrà domani a Milano, sembra già arringare la piazza attraverso un’intervista rilasciata a La Stampa.
“Tutti i segnali annunciano che a Milano la partecipazione sarà importante, ancora meglio di Bologna”, annuncia Landini parlando di una “mobilitazione fortissima” da parte di pensionati, lavoratori e giovani che a partire dalla prima tappa stanno esprimendo tutto il loro malessere in progressivo aumento contro il lavoro povero e la precarietà. E a chi accusa i sindacati di pavidità nell’indire uno sciopero generale: “Non è così. Abbiamo scelto di preparare e condizioni per una mobilitazione che duri nel tempo e porti a casa dei risultati”, ma se il governo non dovesse cambiare linea “siamo pronti a ricorrere a qualsiasi strumento”.
Altro punto di dibattito è stata la presenza della segretaria del Pd, Elly Schlein, in piazza a Bologna, presenza che pare abbia suscitato i fastidi del leader della Cisl, Luigi Sbarra, che ha rivendicato a più riprese l’autonomia del sindacato dalle forze politiche. “Noi parliamo con tutti perché siamo autonomi”, sottolinea Landini a nome della sua confederazione, “A tutte le forze politiche chiediamo di sostenere le nostre posizioni e poi ognuno farà il proprio mestiere”.
Il giudizio sull’esecutivo resta duro quando Landini ribadisce che l’esecutivo viola la Costituzione: “Quando parla di flat tax è contro la Costituzione perché nega la progressività. Quando riduce il finanziamento alla sanità pubblica che dovrebbe essere un diritto garantito va contro la Costituzione. Con la diffusione dei voucher e la deregolamentazione dei contratti a termine va contro l’articolo 1 della Costituzione. Questo è quello che stanno facendo. Questo è ciò che dobbiamo impedire”. Una Costituzione, prosegue , che “non penso che debba essere modificata. La vera riforma del Paese si fa attuando la Costituzione. Noi siamo contrari all’autonomia differenziata. E se c`è una cosa che funziona è il presidente della Repubblica. Invece non ci siamo con legge elettorale. Va cambiata. La gente non vota perché gli eletti li scelgono i partiti e non i cittadini”.
Sull’ipotesi di governo riguardante la tassazione degli extraprofitti alle banche, il leader della Cgil resta cauto -“Vediamo come va” – e sottolinea: “Noi chiediamo da sei mesi un contributo di solidarietà straordinario su tutti i profitti”, ma il governo “ha piuttosto fatto cassa con i poveri tagliando il Reddito di cittadinanza e la rivalutazione delle pensioni. Bisogna aumentare i salari, ma il governo non si preoccupa di milioni di lavoratori che hanno contratti scaduti da anni. Si liberalizza ancora di più e non si interviene per garantire occupazione stabile”.
Infine sui dati dell’occupazione che fanno registrare un record storico: Si deve guardare alla qualità e non soltanto alla quantità. Parliamo di milioni di uomini e donne che, pur lavorando sono poveri. Ma loro hanno esteso i voucher e ripristinato il Jobs Act con le sue misure peggiori. Non va bene. E Meloni lo sa”, conclude Landini.
e.m.