A margine del convegno Hr 2011 banche e risorse umane, il Segretario Generale della Fisac Cgil, Agostino Megale, rispondendo al presidente dell’ABI, Giuseppe Mussari, sottolinea la necessità di un patto vero tra sindacati, banche e imprese con al centro l’obbiettivo di una crescita maggiore senza la quale il nostro paese s’impoverisce ed allontana dall’Europa.
Megale avverte l’Abi che il Ccnl va rinnovato “nel rispetto della migliore tradizione delle migliori tradizioni industriali del settore”. Per questo, sostiene, “l’Abi deve procedere al ritiro della disdetta annunciata sulla procedura relativa al Fondo di solidarietà”. Inoltre, prosegue , “il recupero salariale e la difesa del potere d’acquisto va riconosciuta ai lavoratori a partire dal recupero dell’inflazione reale quella vera.
Tutti i ragionamenti sulla produttività non possono che guardare a una politica che nel rinnovare il Contratto nazionale rafforzi la contrattazione di II livello, così come indicato nella piattaforma; in modo particolare sulla professionalità, ma anche dando attuazione a quella politica degli orari già prevista nel contratto e che ha come obbiettivo l’aumento dell’occupazione giovanile”.
“Un punto deve essere chiaro – conclude – una parte della crescita e della produttività dovrà andare ai salari dei lavoratori e non soltanto ai compensi dei top manager. Si può e si deve scrivere una nuova pagina delle relazioni industriali con al centro la difesa del Contratto nazionale e il rafforzamento della contrattazione di secondo livello”. (LF)
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