L’Italia, con un valore aggiunto dell’agricoltura pari a 31,8 miliardi di euro correnti, nel 2019 si è collocata al primo posto della classifica europea superando ancora una volta la Francia (31,3 miliardi). Più distanziata, in terza posizione (come nel 2018), è risultata la Spagna (26,6 miliardi) seguita dalla Germania (21,1 miliardi). E’ quanto emerge dal report Istat sull’andamento dell’economia agricola nel 2019.
In Italia è stato generato quasi un quinto del valore aggiunto dell’intero sistema agricolo della Ue: infatti, su un totale stimato pari a 188,7 miliardi di euro nel 2019, l’Italia ha contribuito per il 16,8%, la Francia per il 16,6%, la Spagna per il 14,1% e la Germania per l’11,2%.
“È importante considerare – ha osservato l’Istat – che il valore aggiunto agricolo creato nel nostro Paese è stato originato da produzioni rilevanti per quantità e qualità, ottenute con un sostegno relativamente limitato di sussidi. L’agricoltura italiana, infatti, è risultata la meno sussidiata tra quelle dei principali Paesi europei”.
Considerando gli importi assoluti, nella classifica dei Paesi che nel 2019 hanno ricevuto i maggiori contributi all’agricoltura (sia nazionali sia europei) figura al primo posto la Francia con 7,9 miliardi di euro, seguita da Germania (6,9 miliardi) e Spagna (5,6 miliardi). Per l’Italia i contributi alla produzione sono stati pari a 5 miliardi.
In termini di valore della produzione la leadership è della Francia, con 75,7 miliardi mentre Germania (56,8 miliardi di euro) e Italia (56,5 miliardi) si collocano rispettivamente al secondo e al terzo posto scambiandosi di posizione tra il 2019 e il 2018. Per l’intera Ue 28 il valore totale raggiunge i 443 miliardi di euro.
E.G.