Un aumento del Pil senza creazione di occupazione “non è sostenibile”. A sostenerlo è Corrado Passera, ad del gruppo Intesa Sanpaolo. A suo giudizio, per spezzare la bassa crescita, vero punto debole dell’Italia negli ultimi anni insieme al calo della produttività, occorre “il lavoro di tutti, pubblico-privato, imprese e sindacati”.
Passera ha detto di non condividere chi pensa che il sistema Italia possa crescere solo a traino di altri. “E’ un lavoro di tutti”che, fra l’altro, non puo’ prescindere dal sindacato “senza il quale non avremmo risanato le Poste e riformato il sistema bancario italiano”. L’ad è tornato ancora una volta a insistere sui “quattro motori” della crescita quali la competitività delle imprese, l’efficacia del sistema paese, la coesione sociale e il dinamismo.
Passera, pur riconoscendo i limiti del Pil quale misura unica di misurazione del benessere di un paese, si è detto dubbioso della creazione di altri indici ma ha spiegato come, accanto al Pil bisognerebbe indicare “i posti di lavoro che si creano” senza i quali “una crescita non è sostenibile”. (FRN)