La crescita dell’economia italiana dovrebbe attestarsi al 2,6% congiunturale nel secondo trimestre e intorno al punto percentuale nel quarto. E’ quanto stima l’Ufficio Parlamentare di Bilancio nella nota sulla congiuntura di ottobre.
“Nel secondo semestre dell`anno in corso l`attività economica proseguirebbe la fase di recupero avviata in primavera, avvicinandosi ai valori pre-COVID” si legge nella nota.
“Sulla base dei modelli di breve termine dell`UPB – prosegue – nel terzo trimestre il PIL sarebbe cresciuto del 2,6 per cento rispetto ai tre mesi precedenti, con un intervallo di variabilità estremamente elevato (da un minimo di 2,1 a un massimo del 3,1 per cento). L`incertezza sulle stime è molto forte, a causa principalmente della mancanza di affidabili indicatori tempestivi per il settore dei servizi”.
“Nello scorcio finale dell`anno l`impulso positivo derivante dalle minori restrizioni per l`emergenza sanitaria tenderebbe a smorzarsi, per cui la variazione congiunturale del PIL sarebbe intorno al punto percentuale”.
L’UPB sottolinea comunque come le stime di breve termine siano “circondate da rischi bilanciati, mentre nei prossimi anni quelli al ribasso restano preponderanti, come già segnalato in occasione dell`esercizio di validazione del quadro macroeconomico della NADEF 2021”.
TN