Positivi i commenti delle parti sociali sull’incontro con il presidente del consiglio incaricato Mario Monti. Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, che nei giorni scorsi aveva sostenuto la necessità di andare alle elezioni ha detto che ” ha rappresentato la necessità che si parta da un nuovo patto di cittadinanza, dalla scelta di un patto fiscale tra cittadini e Paese”. Questo, ha sostenuto, “vuol dire equità, introduzione della patrimoniale e che si parta dal lavoro, con l’abbassamento della precarietà e l’introduzione di politiche industriali”.
Un patto sociale ha chiesto anche il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, serve quale elemento per definire bene “itinerario ed azione”. “Da parte nostra – ha aggiunto il leader della Cisl – c’è simpatia per questa esperienza, che speriamo sia rassicurante per i cittadini ed i lavoratori e per le urgenze che saprà gestire”.
Di ultima Chance per il paese ha parlato Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria.”Supportiamo – ha detto – fortemente la nascita di questo governo, perché per noi è l’ultima chance per tornare ad essere credibili”.
Il segretario della Uil, Luigi Angeletti, ha invece riferito che per il presidente incaricato Mario Monti ha detto che la “questione più importante è quella della crescita e quindi non solo il risanamento. La sua intenzione è quella di fare scelte che portino ad un’inversione di tendenza il livello dell’economia
Sulla difesa del “made in Italy”, puntano le associazioni del mondo agricolo. Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri hanno consegnato un documento congiunto al premier incaricato in cui scrivono che ” per l’agricoltura italiana è necessario un forte momento di discontinuità”.
“Serve una politica incisiva – si legge – e condivisa con le parti sociali, che affronti i problemi strutturali, recuperi competitività al settore, valorizzando le sue forti potenzialità intrinseche. Ma prima di tutto è indispensabile acquisire una comune visione strategica dell’agricoltura Made in Italy”.
Un impegno concreto per l’industria del turismo è quanto sollecita al presidente del consiglio incaricato Mario Monti Federturismo Confindustria. L’organizzazione auspica che “Monti possa portare a termine positivamente l’incarico ricevuto, considerando anche l’importante contributo che l’industria del turismo italiana può arrecare alla crescita economica e occupazionale del Paese”. In questo quadro Federturismo si augura “che la nuova governance del turismo possa avvalersi di competenze tecniche di altissimo livello imprenditoriale e manageriale, espressione della vasta area della rappresentanza d’impresa”.
Contro un eventuale patrimoniale si schiera Confedeilizia. “Certe forze politiche e sociali -ha sostenuto l’organizzazione – continuano a pretendere l’istituzione di una Patrimoniale. Ma l’Europa non ce l’ha chiesta, e non ce la chiede, in alcuna forma”.
Infine positivo anche il giudizio del segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella, per il quale “è importante aver constatato da parte del presidente del Consiglio designato un’iniziale disponibilità ad ascoltare e, ove possibile, a recepire le indicazioni provenienti dalle parti sociali”. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu