“Ho sempre detto che sono molto rattristato dal fatto che si voglia scioperare penalizzando il mondo del lavoro. Se è una diatriba tra una parte del sindacato e il governo, francamente ci torna difficile comprendere perché penalizzare il mondo del lavoro”. Lo ha detto il presidente di Confindustria Carlo Bonomi, commentando lo sciopero generale proclamato da Cgil e Uil a margine di un convegno a Genova.
“Se ci sono problemi nel mondo del lavoro – ha sottolineato Bonomi – si fanno le proposte. Noi ne abbiamo fatta una. Si vogliono mettere più soldi in tasca agli italiani e noi abbiamo fatto la proposta del taglio contributivo del cuneo fiscale. Abbiamo dato i numeri e questi numeri dicono che se facciamo un taglio del contributo a favore dei dipendenti per due terzi e per un terzo a favore delle imprese, per i redditi fino a 35 mila euro, mettiamo 751 euro in tasca rispetto ai 385 dell’attuale proposta. E’ più del doppio, più di così”.
“Se c’è una proposta migliorativa rispetto all’utilizzo degli 8 miliardi e mezzo – ha aggiunto il presidente di Confindustria – si venga ai tavoli, la si proponga e noi siamo disponibilissimi e credo che anche il governo sia disponibilissimo ad affrontarla. Non credo che la strada corretta sia quella di andare in piazza”.
E.G.