I sindacati europei dei metalmeccanici hanno chiesto oggi alla Commissione Ue un “fondo di garanzia” per rilanciare il settore della cantieristica e una politica integrata in grado di garantire al trasporto marittimo una massa critica indispensabile di attività nelle costruzioni navali in Europa.
I rappresentanti sindacali, tra i quali il Segretario generale della Federazione europea dei metalmeccanici (Fem), Ulrich Eckelmann, hanno incontrato il vice presidente della Commissione Ue e responsabile per l’Industria, Antonio Tajani, il quale ha sottolineato che la “cantieristica navale è una delle priorità per la Commissione europea”.
“I sindacati mi hanno parlato anche di un fondo di garanzia – ha spiegato Tajani. Ne parlerò durante il Consiglio, questa mi sembra una richiesta sensata, però bisogna lavorare e fare in modo che poi la Banca europea per gli investimenti (Bei) sia comunque favorevole». Le garanzie sui prestiti, infatti, arriverebbero dalla Bei.
Da parte sua, ha sottolineato il Commissario, la Commissione Ue “approverà la prossima settimana un aumento degli aiuti di Stato per sostenere la nave verde dal 20% al 30%”.
“Ma il problema non riguarda solo la cantieristica – ha proseguito Tajani -, bensì anche le migliaia di piccole e medie imprese che ruotano attorno alla cantieristica”. Quindi, ha tenuto a precisare, “ci stiamo ponendo anche questo problema”.
Intanto, nella sua “Dichiarazione di Rosyth per una nuova strategia di politica indusriale”, la Fem chiede che la Ue e gli Stati membri supportino i costruttori navali europei. E sottolinea che dal 2008 “si sono persi 50mila posti di lavoro nella navalmeccanica in Europa e intere regioni hanno visto cancellata la presenza di questo settore”. (LF)
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