Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, denunciano la grave situazione creatasi alla Trecani. Per i sindacati “l’intervista rilasciata il 2 dicembre scorso dal presidente della Treccani, prof. Giuliano Amato, al quotidiano la Repubblica, attraverso la quale apprendiamo che la Treccani “rinuncia al cartaceo per investire nella rete e battere Wikipedia, segna una grave discontinuità nella prassi delle relazioni sindacali e legittima le più cupe previsioni sul futuro dell’Azienda e sulla stabilità dei posti di lavoro.” “Dopo l’accordo -si legge in una nota – sulla mobilità del settembre 2009, a cui si è aggiunto quello per la solidarietà attualmente in vigore per tutti i dipendenti, l’azienda ha assunto un atteggiamento di totale chiusura nei confronti delle rappresentanze sindacali, negando di fatto l’applicazione di un intero paragrafo dell’accordo stesso, quello che impegnava le parti a periodici incontri per la verifica della attuazione delle linee di sviluppo indicate in premessa. (LF)