“Importante avvio della trattativa per il rinnovo del contratto per il comparto sanità. Attendiamo ancora le funzioni locali mentre è stato istruito il tavolo per quella centrale. La richiesta è di un aumento salariale di 85 euro per tutti come previsto nell’accordo del 30 novembre scorso ma, allo stesso tempo, ci aspettiamo che insieme camminino anche le trattative per i rinnovi dei contratti dei settori privati: sanità, socio-assistenziale e cooperazione innanzitutto che sono fermi in alcuni casi da oltre 10 anni”. Ad affermarlo è la segretaria generale della Fp Cgil, Serena Sorrentino, in merito al rinnovo dei contratti per i 3,5 milioni di lavoratori, tra pubblici e privati, che garantiscono i servizi pubblici.
La segretaria generale della Funzione Pubblica Cgil, inoltre, precisa che anche le richieste per i contratti dei settori privati che garantiscono servizi pubblici ruotano attorno “ai quattro cardini prioritari: adeguamenti salariali dignitosi, crescita professionale e riconoscimento delle carriere, rilancio della contrattazione decentrata e parità di trattamento tra pubblici e privati per omogeneità di attività”.
Sorrentino annuncia poi che è già stato formulato un calendario di convocazioni. Tra le date fissate, è previsto per la fine di ottobre l’appuntamento per il rinnovo delle Rsu e Rlssa dell’igiene ambientale che “sarà l’occasione – ricorda Sorrentino – per rilanciare l’esigenza che gli accordi su democrazia e rappresentanza trovino in una legge sulla rappresentanza la loro sistematizzazione ed estensione”.
Per la dirigente sindacale, “tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori, pubblici e privati, devono poter votare i loro delegati e la rappresentanza deve misurare sia chi rappresenta i lavoratori che le imprese per arginare il diffondersi dei contratti pirata, come il recente caso del rinnovo contratto Anaste. Salario e diritti,insieme a innovazione e benessere organizzativo, sono i temi unificanti per la Funzione Pubblica Cgil guardando al rinnovo del contratti per tutti le lavoratrici e i lavoratori dei servizi pubblici e privati”, conclude.
E. M.