Confindustria “non crede in uno Stato cattivo contrapposto al privato buono”. Lo afferma il presidente degli industriali Carlo Bonomi, secondo cui “ciò che chiediamo è una democrazia moderna con istituzioni efficienti e funzionanti, cioè con una ‘buona’ pubblica amministrazione, come già indicato e chiesto dal governatore” della Banca d’Italia, Ignazio Visco.
“Sul fisco – aggiunge Bonomi in una serie di tweet sugli Stati generali dell’economia – non possiamo operare restando in attesa per oltre 60 mesi in media della regolazione da parte dello Stato dei crediti Iva alle imprese, quando nei paesi concorrenti europei avviene in meno di sei mesi”.
“L’impegno contro una nuova dolorosa recessione – ha precisato Bonomi – può avere successo solo se non nascondiamo colpe ed errori commessi da tutti negli ultimi 25 anni. Ora si onorino i contratti/debiti verso le imprese”.
“La Cassa integrazione è stata anticipata in vasta misura dalle imprese e così sarà per ulteriori 4 settimane. Gravi ritardi anche per le procedure annunciate a sostegno liquidità. Le misure economiche Flag of Italy si sono rivelate più problematiche di quelle europee”, ha concluso il presidente degli industriali.
TN