Trovata l’intesa per la Cigs in Acciaierie d’Italia, dopo venti ore di trattativa è stata raggiunto l’accordo tra l’azienda e una parte delle organizzazioni sindacali. Fim, Fiom, Ugl e Fismic, si legge in una nota, hanno sottoscritto l’accordo per la durata massima di 12 mesi. Il trattamento di Cigs per riorganizzazione aziendale richiesto da Adi interessa una platea massima di 3mila dipendenti che potranno essere contemporaneamente posti in Cigs in base alle esigenze produttive ed organizzative.
“L’intesa raggiunta – ha detto il segretario nazionale della Fim Cisl, Valerio D’Alò – segna per noi un passo importante di riavvio delle relazioni con un’azienda che era sorda agli incontri con il sindacato, ma che ora torna a confrontarsi con noi, intavolando le opportune trattative. I punti importantissimi che sono all’interno di questa intesa è che non ci sono esuberi.
È una procedura di Cigs con cui gestire la fase di contrattura”, ha sottolineato.
Per la Fiom Cgil “il verbale sottoscritto assicura migliori condizioni per i lavoratori a partire dalla piena corresponsione della tredicesima; sancisce il principio della rotazione per distribuire in modo equo il ricorso alla Cigs e ridurne il più possibile l’impatto; prevede la verifica da parte delle RSU della rotazione e possibili internalizzazioni di funzioni e/o attività attraverso un monitoraggio mensile in ogni stabilimento del gruppo e quindicinale per lo stabilimento di Taranto, data la complessità industriale e occupazionale del sito”.
La Fiom ha concluso chiedendo di “avviare presso il Mimit un confronto sul piano industriale. L’impegno che il Ministero si assume nelle premesse del verbale è per noi immediatamente esigibile e per questo chiederemo a tutte le organizzazioni sindacali di formalizzare immediatamente una richiesta di incontro”.
tn