La Fiom Cgil lancia l’allarme rispetto al prolungarsi dell’attesa di una convocazione ministeriale relativa allo stabilimento Alcoa di Portovesme. Ciò dopo il rinvio a data da destinarsi della riunione prevista per il 29 gennaio. Inoltre, il sindacato dei metalmeccanici Cgil sottolinea che nell’ultimo incontro, tenuto l’11 gennaio scorso al ministero dello Sviluppo economico, aveva chiesto di avere la documentazione relativa al piano industriale e occupazionale per il riavvio dello smelter di Portovesme.
Ancora di più “preoccupa il ritardo rispetto alla previsione di closing inserita nei documenti ministeriali con data 15 febbraio 2018 – aggiunge la Fiom -. In quella data, come anche annunciato dal ministro allo Sviluppo economico, dovrebbero verificarsi la cessione del complesso industriale, con il perfezionamento della cessione dell’impianto a Invitalia e la successiva cessione dello stesso impianto a Sider Alloys”.
“Ad oggi non abbiamo riscontri riguardo al prossimo incontro – conclude la Fiom – mentre siamo preoccupati dell’imminenza delle scadenze, oltre che, come già ribadito dopo l’ultimo incontro, della relazione fra il modello organizzativo e produttivo che l’azienda intende adottare e gli organici, diretti e indiretti.”