“Abbiamo chiesto che si partisse dal cuneo fiscale perché ci sembrava la scelta economica di macroeconomia e di risposta sociale più corretta”. Lo ha detto il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a SkyTg24 Economia tornando a criticare l’impianto della riforma fiscale.
“Quando si fanno delle scelte di politica economica e di politica fiscale vorremmo che su questo ci fosse una riflessione più ampia. Il governo e il Parlamento – ha aggiunto Bombardieri – non hanno presentato una riforma complessiva fiscale e quindi questa è la prima contraddizione che noi abbiamo sottolineato durante lo sciopero”. C’è stata “una mancanza di una visione generale. Il presidente Draghi nel suo discorso di insediamento alle Camere aveva detto che serviva una riforma fiscale complessiva, una riforma complessiva che in Parlamento non è stata presentata”.
Il leader della Uil ha poi sottolineato che “se continuiamo ad incentivare l’evasione con i vari condoni sarà complicato spiegare come in questo paese paghino le tasse solo i lavoratori dipendenti e pensionati. Ricordo che anche per questo governo il primo atto politico fu quello di un condono. Poi qualcuno spiegò che quelle cartelle non erano esigibili e che costava di più tenerle in carico che farle pagare ma la somma di questa scelta politica fu che in questo Paese ci sono 110 mld evasione su cui non c’è l’attenzione che merita e il governo decide di far non pagare le tasse a chi le ha evase”.
tn