Tutelare nell’immediato il reddito attraverso la cassa integrazione, ma soprattutto scongiurare la chiusura definitiva delle attività. Per questo il governo deve trovare molto rapidamente una soluzione che permetta la continuità aziendale. E’ questa la posizione della Cgil, dopo la decisione del gruppo Riva Acciaio di cessare le attività e chiudere sette stabilimenti, mettendo a rischio circa 1.400 posti di lavoro.
“Siamo di fronte a delle scelte che mettono in discussione la continuità di una produzione importante, che mettono a rischio i lavoratori, le loro retribuzioni e la loro prospettiva”, ha detto oggi il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, davanti allo stabilimento di Cerveno (BS), una delle aziende del gruppo Riva chiuse dopo il sequestro preventivo disposto dal gip di Taranto.
“Questa e la ragione – ha concluso il leader della Cgil – per cui insistiamo nel chiedere al governo un provvedimento che, molto rapidamente, permetta la continuità produttiva di tutti gli stabilimenti”.