“Il punto che noi abbiamo di fronte non e’ se la Fiat farà o meno gli investimenti promessi, ma interrogarsi su che cosa diventerà la Fiat alla fine di questo percorso di investimenti che in parte ha già fatto”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, a Torino, concludendo il direttivo torinese del sindacato.
“Alla fine di quegli investimenti promessi avremo una casa automobilistica che produce milioni di automobili o una casa automobilistica che produce per piccoli segmenti? Mi pare evidente che la risposta sia la seconda”, ha sottolineato la leader della Cgil.
“Chiediamo al governo di richiamare la Fiat alle sue responsabilita’ e riconoscere che l’unica presenza Fiat nell’industria dell’auto italiana ci ha penalizzato. Si ponga fine al fatto che in questo paese la produzione d’auto sia legata solo a Fiat e si mettano in atto politiche di attrazione di un altro produttore” ha concluso Camusso.