La Carta dei diritti universali del lavoro promossa dalla Cgil è sbarcata anche all’Onu in occasione della sessantesima sessione della Commissione delle Nazioni Unite sulla condizione delle donne. “La contrattazione collettiva è fondamentale per ridurre le differenze tra lavoratrici e lavoratori: dove è più ampia la copertura contrattuale le disuguaglianze tra uomini e donne sono minori. Per questo la Cgil con la ‘Carta’ ha promosso la riscrittura del diritto del lavoro in nome di un principio di uguaglianza”.
Lo ha affermato il segretario confederale della Cgil Gianna Fracassi, intervenendo all’evento ‘Realizzare il pieno accesso delle donne ad un lavoro decente attraverso la contrattazione collettiva e il dialogo sociale’, tenutosi a New York. Secondo Fracassi “per sostenere ’empowerment sociale ed economico delle donne nel nostro Paese e nel mondo è fondamentale: un forte ruolo delle organizzazioni sindacali nella rappresentanza; la contrattazione collettiva inclusiva che favorisca sia l’estensione di diritti e tutele che la riduzione delle disuguaglianze, a partire da quelle reddituali; un dialogo sociale continuo e strutturato; la democrazia e la partecipazione delle donne”.
“Per questo – ha ricordato il segretario confederale – la Cgil ha messo in campo un’iniziativa straordinaria con la Carta dei diritti universali del lavoro. Attraverso la raccolta di firme – ha concluso – vogliamo che questi contenuti diventino una legge di iniziativa popolare per aprire una nuova fase e una nuova stagione in Italia per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori”.