“Il previsto emendamento Giorgetti da presentare all`approvazione del decreto sostegni sembrerebbe non più presente nel testo che sarà sottoposto al voto di fiducia domani alla Camera. Sarebbe l`ennesimo passo indietro del Governo rispetto al sostegno del progetto industriale del polo italiano dei compressori che coinvolgerebbe i 350 dipendenti Acc di Mel (BL) e i 400 lavoratori dell`ex Embraco di Riva di Chieri (TO)”. Lo dichiarano Fim, Fiom e Uilm.
“Nell`incontro con il viceministro Todde del 23 aprile – riferiscono – avevamo avuto conferma che Giorgetti avrebbe presentato l`emendamento per permettere ad Acc di accedere a risorse economiche necessarie per pagare gli stipendi ai 350 dipendenti e saldare debiti con i fornitori, sottolineando che con questo intervento legislativo le istituzioni tutte avrebbero trovato una soluzione adeguata a questa problematica”.
I sindacati aggiungono che “se così sarà, domani dopo l`approvazione del Dl sostegni avremo la quasi definitiva bocciatura del progetto Italcomp. Ci aspettiamo da Todde una immediata convocazione al Mise per avere ragguagli in merito a questo clamoroso dietrofront del Governo. Questo ennesimo tentennamento della politica sulla vertenza Acc-ex Embraco alimenta ulteriormente la tensione tra le 700 famiglie che da più di due anni si sentono rassicurare dalla politica circa il buon esito del progetto industriale Italcomp”.
“In questa drammatica fase pandemica che porta con sè forti preoccupazione sia dal punto di vista della salute che dell`occupazione – concludono Fim, Fiom e Uilm – riteniamo fondamentale che l`azione politica vada nella direzione del sostegno a progetti industriali che prospettano il mantenimento occupazionale. Il cambio di passo annunciato dal premier Draghi ad oggi rimane solamente un auspicio”.
TN