Proposta di legge bipartisan in commissione Lavoro della Camera per prolungare su base volontaria la permanenza al lavoro oltre i limiti di età anagrafica e contributiva. Il comitato ristretto della Commissione ha preparato un testo unificato a partire dalle proposte presentate da deputati di maggioranza e di opposizione. Il testo riguarda il solo settore privato. La prima misura, proposta da Giuliano Cazzola (Pdl) e cavallo di battaglia dei radicali, consente ai lavoratori che abbiano raggiunto l’età per andare in pensione di vecchiaia (oggi 65 anni per gli uomini e 60 per le donne) di chiedere di restare al lavoro per altri due anni, prendendo contributi ridotti a un terzo, con il consenso del datore di lavoro. In caso di diniego, quest’ultimo sarà soggetto ad una penalizzazione fino a un massimo di due mensilità in più di liquidazione. Altra norma, che arriva dalla Lega, ripropone invece il cosiddetto “bonus Maroni”, cioè la possibilità di restare al lavoro raggiunti i limiti per la pensione di anzianità (40 anni di contributi) prevedendo un part time da condividere con un giovane assunto. Entrambe le misure sono previste in via sperimentale. Nell’articolato trova posto anche una delega al Governo che riprende le iniziative del Pd per intervenire stabilmente sulla materia, “in vista di una liberalizzazione più complessiva dell’età pensionabile, nell’ambito di limiti anagrafici minimi e massimi previsti per il trattamento unificato di vecchiaia, sostitutivo delle diverse tipologie vigenti”. Nella riunione della commissione Lavoro di ieri, il presidente e relatore, Silvano Moffa (Responsabili), ha ricordato che il Governo si era riservato di svolgere accertamenti soprattutto sui risparmi che le norme dovrebbero produrre sul sistema previdenziale. Le risposte non sono ancora arrivate ma Moffa ha proposto, e la Commissione ha condiviso, di procedere comunque all’adozione del testo base nella prima settimana di luglio, in modo da avviarne l’esame. Cazzola rileva che il testo unificato costituisce una “legge Frankenstein, dove ogni forza politica ci ha messo del suo. Certo se dovesse cambiare la situazione bisognerà vedere come procedere”.
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