L’annosa vicenda del reddito di cittadinanza si tinge di giallo. Secondo alcuni fonti del ministro del Lavoro la bozza sarebbe stata già predisposta e inviata all’esame del dicastero dell’Economia. Ma dal Tesoro smentiscono. “Al momento, nessuna bozza sulla riforma del reddito è all`esame degli uffici, né mai è pervenuta la relazione tecnica indispensabile per qualsiasi valutazione”, hanno precisato fonti del Mef
Stando a quanto emerge dal ministro del Lavoro, da settembre il reddito di cittadinanza cambierà nome, e si chiamerà Mia (Misura di inclusione attiva). Sempre secondo le fonti interne al dicastero del Lavoro, il provvedimento andrà in consiglio dei ministri nelle prossime settimane, probabilmente entro marzo.
Venendo ai contenuti della bozza, i beneficiari della Mia saranno suddivisi in due platee, come già deciso con la legge di bilancio: nuclei familiari poveri senza occupabili e nuclei con persone occupabili. Il tetto Isee per accedere alla prestazione dovrebbe scendere a 7.200 euro.
L’assegno massimo per le famiglie senza occupabili sarà di 500 euro con durata di 18 mesi, per gli occupabili (oltre 400mila) potrebbe essere di 375 euro con durata di 12 mesi. Il beneficio per gli occupabili sarà revocato anche con un solo rifiuto a un’offerta di lavoro congrua.
Sono previsti il coinvolgimento oltre che dei centri per l’impiego anche delle agenzie private del lavoro, maggiori controlli e la possibilità di conciliare redditi da lavoro e assegno.
Le agenzie private del lavoro incasseranno un incentivo per ogni occupabile per il quale riusciranno a trovare un impiego, anche a termine o part time.
Per incrociare domanda e offerta di lavoro è prevista la creazione di una piattaforma online cui gli occupabili saranno obbligati a iscriversi per poter ricevere l’offerta congrua (anche contratti brevi, ma superiori ai 30 giorni), che sarà tale se la sede di lavoro sarà nella provincia di residenza o nelle province confinanti.
Il requisito della residenza in Italia dovrebbe scendere a 5 anni dagli attuali dieci. Questa correzione farà aumentare, ma di poco, il numero dei potenziali beneficiari. Con la Mia si punta a risparmiare tra i 2 e i 3 miliardi di euro l’anno. L’attuale reddito di cittadinanza costa circa 8 miliardi. Dagli ultimi dati Inps i beneficiari del reddito e pensione di cittadinanza sono 2.468.895 mentre l’assegno medio mensile è di 562,78 euro.
tn