Giornata densa di incontri per il leader della Cgil, Maurizio Landini. Obiettivo: trovare un’intesa con le forze politiche, che hanno accolto il suo appello, sui referendum dell’8 e 9 giugno. Dopo l’incontro della settimana scorsa con Italia Viva, il primo appuntamento in agenda è stato quello con la segretaria de PD, Elly Schlein, che si è svolto in mattinata al Nazareno. Due ore di colloqui da cui è emersa una conferma: il Partito Democratico sosterrà i 5 referendum ed è pronto a dare il suo contributo per agevolare la più ampia partecipazione al voto. “Siamo felici di contribuire a questa sfida, di utilizzare tutte le nostre articolazioni territoriali per dare una mano a portare le persone a votare e a convincerle che c’è sempre un buon motivo per andare a partecipare”, ha aggiunto Schlein. “Questi referendum ci danno l’occasione di farlo, di dire la nostra con un voto, di cambiare e migliorare concretamente la qualità della vita delle persone”. Per la segretaria del PD, il referendum è l’occasione, per l’Italia, “di una grande ondata di partecipazione che rimetta al centro la dignità delle persone, la dignità del lavoro”, soprattutto in un momento storico “in cui c’è chi punta a stravolgere l’ordine mondiale sostituendolo con la legge del più ricco e del più forte”.
Fondamentale in questo processo è garantire l’informazione ai cittadini: “Bisogna informare le persone che l’8 e il 9 giugno si vota. Si vota per dei referendum che vogliono contrastare la precarietà, aumentare la sicurezza di chi lavora nel Paese che nella Costituzione dice che la Repubblica è fondata sul lavoro, ma non sul lavoro qualsiasi, sul lavoro dignitoso, sul lavoro di qualità, sul lavoro non precario, non povero, sul lavoro più sicuro e andremo a votare anche per affermare il diritto di cittadinanza, di tutte quelle persone a cui dopo tanto tempo in Italia è ancora negato”.
Un’urgenza condivisa dallo stesso Landini, che annuncia l’intenzione di rivolgersi “a tutti gli organi di informazione, compreso il servizio pubblico, perché pensiamo che sia un dovere informare le persone e metterle nelle condizioni di poter andare a votare”. E sul fronte politico, non manca di sottolineare la risposta muta da parte delle forze di governo al suo invito: “Nei prossimi giorni solleciteremo l’incontro anche con loro, perché pensiamo che qualsiasi forza politica debba dire ai cittadini di andare a votare. Quando c’è un referendum credo che sia dovere di qualsiasi forza politica indicare cosa pensa e dire alle persone di poter votare e poter decidere”.
Per quanto riguarda l’incontro con il Pd “abbiamo registrato una condivisione molto importante. C’è un impegno a portare a votare più persone possibile e raggiungere il quorum. Condividiamo che è il momento con cinque sì di cancellare leggi sbagliate. Nelle prossime settimane saremo impegnati, nel rispetto dell’autonomia reciproca, per una grande campagna elettorale. L’obiettivo è portare a votare milioni di persone e dimostrare che la maggioranza di questo Paese chiede di cambiare le politiche sbagliate che stanno determinando un aumento della precarietà, un peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro. Le persone con il loro voto possono cambiare le cose”.
La giornata proseguirà con l’incontro, alle 16, con il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, presso la sede del M5s Via Campo Marzio 46. Previsto per le 17.30, invece, l’incontro con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni di Avs presso la sede di SI in Corso Rinascimento 69.