Inizierà domani, sabato 4 ottobre, in sede di regioni, comuni, province e camere di commercio, il confronto aperto tra lavoratori dei servizi pubblici e cittadini sulla riforma della pubblica amministrazione, iniziativa alternativa al mancato confronto con il governo.
“Da qui alla manifestazione nazionale dell’8 Novembre -silegge nel comunicato stampa unitario dei sindacati-, ogni sabato, Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa, saranno nelle piazze italiane per informare e sensibilizzare i cittadini sul lavoro di chi offre servizi, tanto nell’ambito pubblico quanto in quello privato. Maestre, educatori, tecnici, polizia locale, operatori di front-office, funzionari, amministrativi, insieme ai lavoratori di tutti i servizi pubblici locali porteranno in piazza, fuori dall’orario di lavoro, la loro professionalità. Con i cittadini si confronteranno su una crisi di sistema che rende tutti più deboli e più soli”.
“L’austerità negli anni della crisi – si legge in un comunicato dei sindacati – ha logorato la tenuta delle nostre reti di welfare locale, con tagli pesantissimi (oltre 30 miliardi di euro in 5 anni). Le politiche di contenimento della spesa per il personale hanno poi ridotto fortemente, quando non pregiudicato, la capacità del sistema pubblico di rispondere alle esigenze di cittadini, famiglie e imprese, punendo inutilmente lavoratrici e lavoratori a cui è stato negato il rinnovo del contratto nazionale di lavoro. Quando è invece dalle professionalità che bisogna ripartire per costruire servizi più veloci, più attenti e più vicini alle persone.Per questo serve partecipazione e condivisione dei percorsi di innovazione, riorganizzazione dei processi di lavoro, investimento in formazione. E contratti che portino il cambiamento atteso dalle comunità locali”.
F.P.