Il segretario generale dell’Ugl, Paolo Capone, smentisce le indiscrezioni sulla sua nomina alla guida dell’Inail: “Ringrazio per l’attenzione di questi giorni, ma ho avviato già da gennaio la stagione congressuale dell’Ugl e, come già ribadito in più occasioni, da tempo sono ricandidato alla guida del sindacato, magari con il dispiacere di alcuni, ma per continuare il difficile ma inesorabile rinnovamento del ruolo del sindacato in Italia e dell`Ugl in particolare”.
In vista del rinnovo della carica, Capone passa in rassegna i temi e le urgenze di cui il sindacato dovrà farsi carico, tra cui, in particolare, l’aumento del costo della vita: “Siamo convinti che si tratti di un’inflazione innescata non dalla massa circolante di denaro, ma da forze speculative che si sono verificate a seguito della crisi energetica. Per combattere tale fenomeno è necessario ridare potere d’acquisto alle retribuzioni”. In tal senso, Capone rivolge un plauso al il decreto lavoro approvato il primo maggio dal Governo “per tagliare le imposizioni sui compensi. È stato un aiuto poiché ha dato una maggiore disponibilità di denaro nelle tasche dei lavoratori”.
Per il leader dell’Ugl, le azioni urgenti da mettere in campo sono tante, ma innanzitutto occorre detassare la parte di retribuzione legata alla produttività e detassare gli aumenti previsti dai prossimi rinnovi contrattuali. “Tutto questo darebbe immediata forza alla ripresa dei consumi interni e porterebbe al nostro Paese un’opportunità di crescita. I dati sulle previsioni del Pil nazionale sono positivi, se confrontati con altri paesi, ma con un aumento dei consumi interni questo valore sarebbe ancora migliore”.
e.m.